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    Le 5 cause più comuni della cellulite

    La cellulite si trova sotto la pelle ed è caratterizzata dall’aumento del volume delle cellule adipose negli spazi intracellulari, dove si accumulano liquidi in eccesso che provocano l’effetto “buccia d’arancia”. Tutto ciò provoca un cambiamento dell’equilibrio del sistema linfatico con il conseguente rallentamento del flusso sanguineo e la ritenzione dei liquidi da parte dei tessuti.

    Ma quali sono le cause più comuni della cellulite?

    Le cause principali della cellulite sono:

    • Disfunzione ormonale. L’uomo ha un punto di equilibrio più basso rispetto alla donna, si aggira intorno al 12% di massa grassa; mentre la donna ha un punto di equilibrio compreso tra il 22% ed il 24% di massa grassa, cosa che la rende per natura molto più predisposta alla formazione della cellulite. La causa di ciò risiede nella predominanza nella donna degli estrogeni piuttosto che del testosterone (ormone maschile);
    • Stile di vita errato. Eccessivo consumo di fumo ed alcol che causano una cattiva capillarizzazione;
    • Scorretto uso del sale. È importante ricordare che il corpo tende all’omeostasi, cioè cerca sempre l’equilibrio. Di conseguenza, anche se il sale trattiene i liquidi, è meglio non eliminarlo o ridurlo drasticamente, per evitare che il corpo compensi trattenendo ancora più liquidi. Infatti, bere più acqua e contemporaneamente togliere il sale peggiora la situazione, facendo aumentare ritenzione idrica e buccia d’arancia.
    • Scarsa cura del nostro intestino. I batteri che lo popolano aiutano a ridurre gonfiore addominale, ristagno dei liquidi e difficoltà di digestione. Quando il microbioma intestinale viene trascurato infatti, il nostro organismo fa più fatica ad assorbire le sostanze, causando maggiore ritenzione idrica
    • Poca attività fisica. Bisognerebbe camminare almeno 30 minuti al giorno mantenendo uno stile di vita attivo.

    Individuare le cause è utile per prevenire la formazione di cellulite. Se, invece vogliamo intervenire per eliminarla, è importante prima di tutto effettuare un’analisi preliminare tramite  termografia a contatto. Attraverso questo sistema è possibile monitorare la condizione della cellulite, seduta dopo seduta: un modo per dimostrare in moto tangibile, al cliente, i reali effetti del trattamento a cui si sta sottoponendo.

    La termografia a contatto è un esame non invasivo che si basa sull’utilizzo di lastre a cristalli liquidi microincapsulati: basterà appoggiare la lastra sul corpo per rilevare la temperatura cutanea (che riflette ciò che accade nei tessuti sottostanti) e pertanto evidenziare, tramite immagini a colori, la presenza o meno dei tipici segni della cellulite ed identificare a quale stadio si trova: edematosa, fibrosa, sclerotica.

    La termografia a contatto, inoltre, permette di rilevare la presenza di cellulite anche quando non ancora visibile ad occhio nudo o riscontrabile alla palpazione in modo da agire in ottica preventiva. Essendo un’analisi totalmente priva di effetti collaterali e controindicazioni, può essere ripetuta più volte nell’arco del tempo in modo da valutare e tracciare i progressi del trattamento.

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