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    Idratarsi per prevenire l’insorgenza della cellulite

    Molto spesso le persone che soffrono di cellulite e ritenzione idrica, credono che l’acqua incrementi ulteriormente il loro problema. Niente affatto: la cellulite è, di per sé, un problema di circolazione e assumere liquidi drenanti non basta per combattere l’antiestetica buccia d’arancia.

    Ma una cosa è certa: bere acqua, almeno 1 litro e mezzo al giorno, aiuta a combattere la cellulite.

    Tra le cause che determinano lo sviluppo della cellulite c’è, infatti, la tendenza a trattenere i liquidi. La ritenzione idrica è un problema che colpisce circa il 40% delle donne: questa è determinata da una scarsa efficienza della circolazione linfatica che comporta la formazione dell’edema e l’accumulo di tossine, le quali incidono sul metabolismo cellulare causando il rigonfiamento dei tessuti.

    Bere quasi 2 litri di acqua al giorno non è assolutamente semplice, soprattutto se fuori non fa caldissimo. Il momento migliore della giornata per bere e idratarsi è la mattina, prima della colazione, 2 bicchieri di acqua, in quanto aiuta a risvegliare dolcemente il metabolismo ed evitare di mangiare troppo a colazione. È importante ripetere la stessa routine prima di pranzo e cena.

    Oltre alla prevenzione, esiste anche una tecnologia in grado di farci battere sul tempo l’insorgenza della cellulite: stiamo parlando della termografia a contatto, in grado di rilevarne la presenza sin dai primissimi stadi quando ancora impossibile da rilevare ad occhio nudo o con la palpazione.

    Questo rappresenta una vera e propria rivoluzione dal punto di vista preventivo: riuscire a combattere la cellulite, quando ancora non si è manifestata completamente, permette di aumentare le possibilità di riuscita, diminuendo anche l’invasività di eventuali trattamenti a cui dovremmo sottoporci normalmente a condizione già presentata.

    L’analisi termografica della cellulite si basa sull’utilizzo di lastre termografiche a cristalli liquidi: un sistema altamente professionale in grado di mostrare, in pochi secondi, la reale condizione dei tessuti sottostanti semplicemente appoggiando la lastra sulla zona da analizzare.

    Questa sua peculiarità la rende adatta a chiunque, non presentando alcun tipo di controindicazione o di invasività nell’esecuzione dell’analisi, permettendo anche una ripetibilità ogni qual volta si vorrà controllare l’avanzamento dei progressi ottenuti dal trattamento o dalla dieta che stiamo seguendo.

    Il sistema sfrutta il principio per cui la cellulite, essendo un fattore che coinvolge la microcircolazione, provoca minime alterazioni della temperatura cutanea che possono essere rilevate dalle nostre lastre termografiche.

    Ad esempio, nelle zone più calde si possono riscontrare condizioni di stasi sanguigna, mentre in quelle più fredde la presenza di noduli e macronoduli; in assenza, invece, il tessuto è riccamente irrorato e la temperatura risulta omogenea.

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