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    Come differenziare cellulite e ritenzione idrica?

    La cellulite è un disturbo del tessuto adiposo che conferisce delle irregolarità alla cute, quali depressioni o buchi; si possono verificare ben tre stadi diversi che vanno dal primo, reversibile, fino al terzo considerato difficile da far regredire.

    La cellulite non è soltanto un inestetismo della pelle, ma è anche una vera e propria disfunzione, una patologia cutanea che, nei casi più gravi, può essere davvero debilitante.

    Ma qual è la differenza tra cellulite e ritenzione idrica?

    In realtà l’una è la causa dell’altra. La ritenzione idrica, infatti, è una delle cause della cellulite ma la sua presenza non comporta, per forza, la comparsa del famoso inestetismo di pelle a buccia d’arancia. Ovviamente, entrambi sono processi reversibili, ma per trattarli è bene capire quali sono le differenze ed è importante affidarsi ad un centro estetico, o medico estetico, con esperienza.

    In ogni caso, è utile procedere con una corretta analisi della situazione di partenza: questo può essere fatto mediante termografia a contatto, una particolare tecnologia interamente Made in Italy, realizzata alle porte di Milano da IPS s.r.l., che permette di identificare la presenza di cellulite mediante l’utilizzo di speciali lastre termografiche a cristalli liquidi.

    Si tratta di un sistema che utilizza lastre a cristalli liquidi che, dopo essere state appoggiate sulla cute nella zona da analizzare, evidenziano (tramite immagini a colori, ad alta risoluzione), la condizione della cellulite classificandola in uno dei suoi stadi: edematosa, fibrosa, sclerotica.

    La termografia a contatto, inoltre, permette di rilevare la presenza di cellulite anche quando non ancora visibile ad occhio nudo o riscontrabile alla palpazione, in modo da agire in ottica preventiva.

    Una volta identificata la condizione di partenza, è possibile passare allo step 2, ovvero una corretta alimentazione abbinata ad uno stile di vita sano ed attivo. Per questo potete rivolgervi ad un bravo nutrizionista che saprà darvi tutte le indicazioni dietetiche del caso.

    Dopo aver definito l’aspetto nutrizionale, è consigliabile dedicarsi ad una sana attività fisica: attenzione, però: non tutte sono indicate; ad esempio, in caso di cellulite sclerotica (una condizione aggravata), sarebbe meglio evitare lo sport intenso ed a lunga durata dato che l’acido lattico viene drenato con maggiore difficoltà peggiorando la situazione dei tessuti e creando una maggiore ritenzione idrica.

    Consigliamo, quindi, di richiedere la consulenza di un bravo personal trainer per impostare un piano di allenamento su misura.

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