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    Pillola anticoncezionale e cellulite: esiste una correlazione?

    La pillola anticoncezionale fa venire la cellulite?  Questa è una domanda che, spesso, le donne si pongono. La risposta è molto semplice e si deve partire dall’inizio: la composizione della pillola.

    La composizione della pillola anticoncezionale.

    La pillola anticoncezionale è un farmaco che può essere assunto solo dietro prescrizione medica ed è costituito, prevalentemente, da estrogeni e progestinici.

    Utile non solo per prevenire le gravidanze, aiuta a regolarizzare il ciclo, contribuisce a prevenire l’insorgenza di cisti ovariche e di acne tuttavia, in alcune donne, può causare effetti negativi come, ad esempio, aumento del peso corporeo e ritenzione idrica.

    Seppur sia vero che ritenzione idrica e cellulite non sono la stessa cosa, la prima può favorire l’insorgenza della seconda.

    Cosa succede in questi casi?

    L’aumento di ormoni dovuto all’assunzione della pillola può influenzare negativamente il sistema microcircolatorio sanguigno che influisce, a sua volta, sul sistema di drenaggio dei liquidi e quindi può causare un sovraccarico di tossine nell’organismo.

    Liquidi e tossine ristagnano negli spazi interstiziali tra le cellule provocando edemi ed infiammazioni del tessuto connettivo e nel pannicolo adiposo sottocutaneo, causando la formazione della cellulite.

    La termografia a contatto come analisi della cellulite

    Abbiamo visto quindi che cellulite e pillola non sono necessariamente sinonimi: sicuramente esistono soggetti a maggior rischio ma, anche in questi casi, può essere utile un consulto con il proprio medico di fiducia per trovare il prodotto più idoneo al proprio organismo.

    Qualora, poi, dovesse insorgere la problematica (anche in modo non correlato all’assunzione del farmaco), possiamo rivolgerci ad un centro estetico, medico estetico o nutrizionale dotato di termografia a contatto: una particolare tecnologia capace di mostrare la reale condizione della cellulite con un’analisi facile, indolore e ripetibile.

    In questo modo l’operatore, appoggiando una lastra a cristalli liquidi microincapsulati sulla zona da analizzare, potrà avere un’immagine a colori, ad alta risoluzione, che permetterà di classificare la cellulite in uno dei suoi stadi: edematosa, fibrosa o sclerotica.

    L’analisi termografica della cellulite è un sistema altamente professionale adatto a chiunque, non presentando alcun tipo di controindicazione o di invasività nell’esecuzione dell’analisi, permettendo anche una ripetibilità ogni qual volta si vorrà controllare l’avanzamento dei progressi ottenuti dal trattamento o dalla dieta che stiamo seguendo.

    Inoltre, data la sua sensibilità, permette di rilevare la presenza di cellulite anche quando non riscontrabile ad occhio nudo o alla palpazione: in questo modo sarà possibile agire, tempestivamente, anche in ottica preventiva.

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