07 Ott Stress e cellulite: qual è la relazione?
A causa della situazione di sedentarietà e alla pressione che abbiamo vissuto per colpa del COVID-19, si sono registrati livelli di stress molto alti che hanno influito anche sulla nostra condizione di cellulite: tutto questo a causa della produzione di cortisolo, nominato anche “ormone dello stress”.
Il cortisolo viene prodotto in maniera anomala quando l’organismo è sottoposto ad un’eccessiva pressione sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico e questo, se protratto, va ad inibire temporaneamente alcune funzioni corporee non indispensabili (catabolismo lipidico), accelerando il catabolismo proteico.
A questo dobbiamo aggiungere anche una stimolazione nella produzione di acidi grassi, un aumento dei livelli ematici di glicemia ed una diminuzione della produzione di collagene, con conseguente:
- aumento della ritenzione idrica,
- formazione di cellulite,
- aumento dell’adipe localizzato.
Per abbassare livelli elevati di cortisolo, bisognerà agire correggendo la propria alimentazione ed il proprio stile di vita, in particolar modo regolarizzando fattori che possono far aumentare lo stress come, ad esempio, la qualità del sonno. Molti di noi, infatti, non dormono un numero sufficiente di ore, con notevoli ripercussioni sulla produzione di questo ormone.
La termografia a contatto
Per ovviare a queste problematiche, la ricerca estetica e medico-estetica hanno sviluppato vari trattamenti efficaci per ridurre la cellulite e le adiposità localizzate, migliorando notevolmente la qualità della vita di chi ne è affetto.
Parallelamente, anche la parte di analisi si è evoluta e, grazie alla termografia a contatto, ha permesso di esaminare e classificare al meglio queste problematiche, anche in ottica preventiva.
La termografia a contatto è un sistema basato sull’utilizzo di lastre a cristalli liquidi microincapsulati in grado di reagire sulla base della temperatura corporea con cui vengono a contatto: appoggiando semplicemente le lastre sulla zona da analizzare sarà possibile avere un’immagine a colori, ad alta risoluzione, che riflette la situazione dei tessuti sottostanti permettendoci di determinare lo stadio della cellulite (edematosa, fibrosa o sclerotica) e di distinguere l’adipe molle da quello indurito.
L’analisi della cellulite e dell’adiposità localizzata sono esami veloci, totalmente indolore e possono essere effettuati in maniera ricorrente per verificare l’effettivo stato di avanzamento e di efficacia dei trattamenti effettuati.
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