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    Come combattere cellulite e grasso in eccesso con la microvibrazione compressiva?

    Una delle richieste più frequenti che viene fatta ai centri estetici, specialmente a ridosso del periodo estivo, è quella di ridurre la cellulite ed il grasso localizzato, in particolar modo su fianchi, polpacci e sotto le braccia ma solo i migliori centri hanno giuste tecnologie e competenze per farlo e per dimostrarne l’efficacia.

    Una delle ultime novità, in campo estetico, è la Microvibrazione Compressiva (Endosphèrhes Therapy): un trattamento che permette di riattivare la circolazione sanguigna distrettuale migliorando il trofismo cutaneo e l’ossigenazione cellulare.

    Questa tecnologia lavora sui tessuti attraverso un manipolo dotato di 55 sfere rotanti disposte a nido d’ape: attraverso un’azione pressoria e rotativa generano una compressione sui tessuti che permette di compattarli mediante un processo di disgregazione dei compartimenti adiposi generando, così, un’azione linfodrenante, un’ossigenazione tissutale e un’attivazione dei processi flogistici riparatori.

    Si tratta di una metodologia sicura e non invasiva, che presta particolare attenzione al preservare i reticoli venosi varicosi ed i dotti linfatici. Non presenta particolari effetti collaterali se non un lieve rossore nelle zone trattate.

     

    Quali sono i punti di forza della Microvibrazione compressiva?

    • Riattiva la circolazione sanguigna nelle zone localizzate
    • Elimina liquidi e scorie in eccesso
    • Riduce il dolore nella patologia edematosa
    • Consente il recupero della tonicità cutanea

     

    Come è possibile verificare l’efficacia del trattamento di microvibrazione compressiva?

    Per controllare i progressi del trattamento, tra una seduta e l’altra, è possibile utilizzare una tecnologia innovativa chiamata termografia a contatto: si tratta di una metodologia sicura, veloce e non invasiva che permette di identificare e classificare stadi di cellulite, anche quando non visibili ad occhio nudo o riscontrabili alla palpazione, ed il tipo di grasso localizzato (morbido o indurito).

    La termografia a contatto è basata sull’utilizzo di lastre a cristalli liquidi che, se appoggiate sulla cute, mostrano una mappa completa della cellulite e dell’adiposità sottocutanea consentendo di monitorare, seduta dopo seduta, i miglioramenti ottenuti tramite il trattamento estetico applicato alla paziente.

    Una metodologia ottima per guadagnare la fiducia del cliente, protetta da brevetto internazionale di proprietà IPS, a garantirne l’unicità del sistema fondato su basi scientifiche.

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